Il caso di Silvia M. 34 anni, segretaria

Silvia si presenta con dolore dorsale, bruciore e reflusso gastrico conclamato.

Lamenta inoltre delle difficoltà digestive che perdurano da mesi; nello specifico avverte gonfiore dopo i pasti e pesantezza a livello addominale.

Mi riferisce che questi sintomi sono presenti quotidianamente, ma si acutizzano durante gli episodi di reflusso.

VALUTAZIONE INIZIALE E COLLOQUIO

Durante l’intervista iniziale mi racconta di soffrire di tensione muscolare nella zona lombare, soprattutto la mattina.

La paziente, abituata a correre, mi riferisce affaticamento e respirazione corta dopo pochi chilometri di corsa.

Ha eseguito stretching della zona e potenziamento muscolare con il proprio personal trainer, ma ha riscontrato scarso beneficio.

Durante i miei test muscolari trovo tutti i compensi tipici del reflusso gastrico; retrazione delle fasce esofagee, disfunzioni cervicali, tensione importante a livello della zona gastrica ed il muscolo diaframma

In aggiunta ho trovato una contrattura dei pilastri del muscolo diaframma, che essendo collegati alle vertebre lombari le portavano in disfunzione.

In più i test iniziali hanno evidenziato una disfunzione del muscolo ileopsoas ed una reattività del fianco destro, in cui è posto l’intestino.

FASE DEL TRATTAMENTO

Ho cominciato a trattare proprio queste zone, rilasciando la muscolatura ed intervenendo sulle articolazioni che subivano questa scarsa mobilità.

In seguito ho eseguito una tecnica di rilascio a livello dell’intestino, ed ho liberato completamente il muscolo diaframma (già parzialmente corretto dopo aver trattato i pilastri)

Dopo aver eseguito questo trattamento la zona gastrica risulta rilasciata ed il dolore dorsale diminuito notevolmente.

VALUTAZIONE FINALE 

Ho consigliato alla paziente degli esercizi di stretching da eseguire per poter rendere più elastici i muscoli coinvolti e far siì che sopportino meglio le tensioni dovute alla sua situazione

Le ho insegnato degli esercizi di respirazione per migliorare la funzionalità del muscolo diaframma e per ottimizzare la respirazione durante la corsa

Dopo la prima seduta la paziente riferisce una scomparsa del dolore dorsale, ed un minor gonfiore dopo i pasti.

Mi riferisce inoltre che riesce ad andare a correre senza accusare eccessivamente l’affaticamento

CONSIDERAZIONI

In questo caso la retrazione dell’esofago non permetteva il diaframma di muoversi correttamente. Una delle funzioni del diaframma, oltre a quella respiratoria, è quella di gestire le pressioni della zona addominale.

Di conseguenza questa disfunzione diaframmatica ha portato ad uno squilibrio delle pressioni addominali, e di conseguenza la muscolatura lombare si contrae in “protezione” portando ad una scarsa mobilità delle vertebre lombari portando alla tensione lombare che la paziente riferisce.

Inoltre correggere il diaframma ha portato anche ad una condizione di agio della zona gastrica, che potendo lavorare meglio ha eliminato il gonfiore dopo i pasti.

Nel caso di questa paziente, quindi, le difficoltà digestive e l’affaticamento ed il dolore lombare erano una conseguenza della sua patologia di reflusso gastrico, che portava il diaframma a lavorare male e di conseguenza ha portato a squilibri pressori