Il caso di Giulio S. di 37 anni.

La prima volta che Giulio si presenta in studio da me soffriva di dolore alla cervicale, che prendeva la zona dei muscoli e mi riferisce che è come se sentisse una corda tesa costantemente e non riusciva a muovere il collo come voleva.

VALUTAZIONE INIZIALE E ANAMNESI 

Mi racconta di soffrire di ernia iatale dall’età di 20 anni, di avere spesso episodi di reflusso e gastriti ricorrenti, ma mi fa presente che questo dolore cervicale è apparso da circa un anno, dopo un episodio di gastrite importante; curata con una terapia farmacologica data dal suo medico di base, che ha funzionato nel breve periodo ma dopo pochi mesi gli episodi di mal digestione ed il dolore cervicale sono tornati.

Indagando approfonditamente mi dice di soffrire di mal di testa, che però non si presenta insieme alla cervicale e che dopo i pasti si sente appesantito ed avverte un gonfiore importante alla zona addominale.

FASE DEL TRATTAMENTO

Durante i test riscontro un’importante ipercifosi (aumento eccessivo della curvatura dorsale), con annesso aumento delle altre curve della colonna, ma con nessun sintomo dolorifico alla lombare o alla dorsale.

Nei miei test di mobilità noto una particolare retrazione delle fasce dell’esofago, un malfunzionamento del muscolo diaframma durante la respirazione (sicuramente dovuta all’ernia iatale) ed una contrazione importante dei muscoli cervicali e del tratto iniziale della zona cervicale alta.

Sono intervenuto su questi compensi, trattando la zona dell’esofago e le vertebre dorsali correlate e poi restituendo agio ai tessuti nella zona cervicale.

Ho liberato le vertebre cervicali alte, da cui passano rami nervosi che se irritati possono causare mal di testa.

In ultimo ho restituito la mobilità al diaframma trattando la zona muscolare e le coste annesse.

VALUTAZIONE FINALE 

Ho consigliato al paziente di diminuire il consume di caffè ed altri elementi particolarmente acidi, e che se i sintomi digestivi persistono di consultare un nutrizionista. Nel frattempo gli ho insegnato degli esercizi di mobilizzazione del tratto dorsale e di mobilità diaframmatica da poter fare in autonomia a casa.

Nelle sedute successive la zona cervicale si è adattata agli stimoli che ho dato in precedenza, mentre la zona esofagea e diaframmatica persiste con qualche miglioramento. 

Dopo la prima seduta G. mi riferisce di muovere meglio il collo, soffrire meno il mal di testa e che gli episodi di gonfiore sono diminuiti.

CONSIDERAZIONI

In questo caso l’ernia iatale ha portato dei fenomeni che a catena ha causato il reflusso, i sintomi digestivi e, dopo anni, dolore alla zona cervicale.

In sostanza la scarsa mobilità del diaframma e la retrazione della zona esofagea, causata dal reflusso, ha portato la colonna vertebrale a compensare (ipercifosi) ed i muscoli a contrarsi per andare “in protezione” della zona del collo, causando i sintomi generici che il paziente non riusciva a descrivere con precisione.

L’ernia non può essere curata se non a livello chirurgico, tuttavia con il trattamento osteopatico si può restituire agio alle strutture coinvolte migliorando la qualità di vita e risolvendo i suoi sintomi.